Entro il 2019 niente più cantieri, fine di tutti i lavori all’ospedale di Lanciano e posa della prima pietra del nuovo. Questo il programma delineato questa mattina dall’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, SIlvio Paolucci, giunto al “Renzetti” per una verifica sull’andamento delle realizzazioni in corso, accompagnato dai direttori generale e sanitario della Asl, Pasquale Flacco e Vincenzo Orsatti, dal direttore del settore Investimenti e patrimonio, Filippo Manci, e dal presidente del Consiglio comunale, Leo Marongiu.
Nel corso della visita sono state fissate una serie di scadenze, a partire dal completamento dell’ex Geriatria, che diventa snodo interno importante, perché destinato temporaneamente ad accogliere le attività delle unità operative che necessitano di un restyling e quindi devono traslocare per un po’. Così entro giugno l’opera sarà riconsegnata e pronta a ospitare la Chirurgia, lasciando libero il reparto per lavori di ristrutturazione per 150 mila euro, già affidati. Nel mentre è stata ultimata la Day surgery, con dieci posti letto.
Il Pronto soccorso, invece, vedrà completata entro il prossimo luglio la seconda fase, con la realizzazione della nuova camera calda, triage avanzato, locale infermieri, attesa barellati e deposito. A seguire si darà avvio alla terza e ultima fase, che richiederà altri sei mesi. Sempre entro l’estate saranno anche aggiudicati i lavori per 5,2 milioni del Materno Infantile, per il quale sono state presentate 13 offerte, attualmente al vaglio della commissione di gara. Due tempi e due progetti, inoltre, per Cardiologia e Utic, che richiede un investimento complessivo di oltre 1,5 milioni di euro, a cui la Asl farà fronte con fondi attinti dal proprio bilancio, con previsione di affidamento dei lavori entro l’anno in corso.
Novità rilevanti, poi, per il nuovo ospedale: dei 42 milioni di euro in più sborsati dal Governo per l’edilizia sanitaria, 11 milioni sono stati destinati a Lanciano, portando la dotazione della parte pubblica da 24 a 35 milioni, lasciando al privato una quota variabile tra 40 e 60 milioni. «Il fondo più sostanzioso offre migliori margini alla Asl - ha messo in luce Paolucci - in termini di oneri e canoni di locazione da sostenere. Dopo la firma dell’accordo di programma con i Ministeri della Salute e dell’Economia, che avverrà a giugno, si può partire con la progettazione e successivamente con il bando di gara, così da aggiudicare l’opera entro il 2018 e procedere alla posa della prima pietra all’inizio del 2019. La provincia di Chieti avrà tre nuovi ospedali, con un investimento senza precedenti destinato a ribaltare l’idea di cura in questo territorio».
Ma in attesa della sanità che sarà, c’è l’impegno anche a dare più forza all’oggi, con la nomina entro l’anno dei primari di Pediatria, Ortopedia, Medicina, Anestesia e rianimazione, Neurologia e Oncologia, per i quali c’è l’autorizzazione a espletare i concorsi. Le unità operative, infatti, erano state affidate a sostituti dopo il collocamento a riposo dei primari, avvenuto nel corso degli ultimi due anni. «Che la selezione sia rigorosa e vengano scelti i più bravi - ha sollecitato l’assessore - perché queste nomine rappresentano una parte importante del ‘Renzetti’ e daranno a esso forza e autorevolezza. Il futuro comincia da qui».