Sensibilizzare i cittadini a un uso responsabile e corretto degli antibiotici negli animali e nelle persone, per evitare il fenomeno dell’antimicrobico resistenza, che causa una forte riduzione dell’efficacia degli stessi antibiotici sulle infezioni batteriche e provoca ogni anno 25.000 morti e una perdita economica di 1,5 miliardi di euro nella sola Unione Europea: è l’obiettivo del dépliant realizzato dal Servizio di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche (Siapz) della Asl Lanciano Vasto Chieti. Il pieghevole, composto da sei pagine, è stato realizzato da Enzo Di Pretoro, veterinario del Siapz e coordinatore del progetto previsto dal Piano regionale di prevenzione 2015-2018, che dedica una specifica azione alla “gestione corretta del farmaco veterinario per ridurre il fenomeno dell’antimicrobico resistenza”.
Il dépliant sarà illustrato venerdì prossimo, 9 marzo, nel Castello di Semivicoli, a Casacanditella (Chieti), in occasione del convegno dal titolo “Antimicrobico resistenza: conoscerla e contrastarla”, organizzato dal Siapz della Asl, diretto da Giuseppe Torzi. Tra le istituzioni invitate, sarà presente anche il Centro di farmaco vigilanza della Regione Campania.
L’antimicrobico resistenza non è un fenomeno nuovo, anzi se ne conoscono forme fin dalla scoperta degli antibiotici, affrontate man mano negli anni con l’utilizzo di nuove molecole che, tuttavia, perdono anch’esse progressivamente efficacia in seguito all’adattamento dei batteri. «Il problema continua a esistere – spiega Enzo Di Pretoro –, anzi aumenta sempre più velocemente ed è amplificato e accelerato da una serie di fattori che , tuttavia, devono essere tenuti sotto controllo, a partire dall’uso inappropriato degli antibiotici. Diverse azioni preventive sono state indicate da documenti ufficiali regionali e governativi, fino ad arrivare al Piano nazionale di contrasto all’antimicrobico resistenza 2017-2020. Punti chiave del Piano sono la sorveglianza e la prevenzione dell’antimicrobico resistenza, il monitoraggio sul consumo degli antibiotici con l’obiettivo di ridurre di almeno il 30% quelli considerati critici (quali le cefalosporine di terza e quarta generazione e fluorochinoloni). Fondamentali anche la formazione degli operatori sanitari, l’informazione e l’educazione della popolazione».
L’opuscolo è rivolto anche ai proprietari di animali per invitarli a seguire le istruzioni fornite dal medico prescrittore (o elencate nel foglietto illustrativo del farmaco), segnalando tempestivamente i casi di mancata risposta clinica al trattamento o gli eventi avversi conseguenti alla somministrazione.
«Uno degli aspetti che si affronterà nel convegno di venerdì – aggiunge Di Pretoro – è proprio la farmaco vigilanza. Come nessuna altra malattia oggi ha dimostrato, l’antimicrobico resistenza ci dice, ancora una volta, che la salvaguardia della salute dell’uomo e degli animali contro le malattie è unica e inscindibile. I professionisti della salute devono necessariamente riconoscere l’esistenza di questa “medicina unica” come elemento propedeutico ad un’efficace ed efficiente lotta nei confronti delle malattie infettive e adeguare, di conseguenza, le proprie prassi scientifiche e operative».