Si aggiunge un altro tassello alla caratterizzazione oncologica dell’ospedale di Ortona. È stato infatti ufficializzato con una delibera il trasferimento al “Bernabeo” della Clinica Dermatologica diretta da Paolo Amerio, che nei prossimi giorni lascerà gli spazi al 12° livello del Corpo B dell'Ospedale di Chieti, conservando però al 3° livello del Corpo L le attività ambulatoriali e di consulenza necessarie al presidio. Il trasloco rientra nell’ambito della riorganizzazione delle attività legata allo sgombero dei Corpi C ed F che, com’è noto, presentano carenze strutturali che ne condizionano l’agibilità, obbligando la Direzione aziendale a ricollocare alcune attività in spazi diversi dello stesso presidio e di altre strutture della Asl Lanciano Vasto Chieti. Nella ricerca delle nuove sistemazioni, le scelte sono state compiute coniugando l’appropriatezza dei regimi assistenziali delle unità operative da trasferire con il profilo del presidio individuato per accoglierle, ragione per la quale si è ritenuta Ortona la sede più idonea per la Clinica Dermatologica con il suo Centro melanomi. Sempre più, infatti, il “Bernabeo” si pone come polo ospedaliero a forte vocazione oncologica, dedicato all’attività in elezione e programmata. Il personale medico assegnato all’Unità operativa svolgerà le stesse funzioni a Ortona e presso gli ambulatori a Chieti, mentre quello del comparto sarà impiegato secondo le necessità dal Servizio aziendale delle professioni sanitarie. Il “Bernabeo”, dunque, apre alla cura dei tumori della pelle, compiendo un ulteriore salto di qualità sul fronte della specializzazione oncologica, in linea con la programmazione regionale. «Mi sento di affermare con assoluta tranquillità che le scelte relative alla riorganizzazione dell’offerta sanitaria in generale, e quella ospedaliera in particolare, stanno finalmente disegnando una rete qualificata ed efficiente - tiene a precisare l’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci -. La strada intrapresa è quella specializzazione, con l’accentramento della casistica e la produzione di volumi di attività tali da garantire sicurezza e qualità. L'ospedale di Ortona ne è l’esempio: la connotazione oncologica indicata dalla programmazione regionale lo ha reso attrattivo e affollato, tanto che i professionisti che vi operano fanno numeri elevatissimi, con una lista d’attesa che basta da sola a raccontare il livello di cure prestate. Vale per Francesco Fanfani, della Chirurgica ginecologica, per Ettore Cianchetti, della Senologia, per Pierluigi Di Sebastiano, della Chirurgia generale e del pancreas, per Gian Mario Tiboni, del Centro procreazione medicalmente assistita. Con il Centro melanomi e con Paolo Amerio l'ospedale si arricchisce e sarà ancora più attrattivo, luogo di eccellenze assolute in oncologia».