La Medicina di genere (MdG) o, meglio, la medicina genere-specifica si occupa delle differenze biologiche tra i due sessi nonché delle differenze più propriamente di genere legate a condizioni socio economiche e culturali e della loro influenza sullo stato di salute e di malattia, rappresentando un punto d’interesse fondamentale per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Differenze tra uomini e donne, infatti, si osservano sia nella frequenza che nella sintomatologia e gravità di numerose malattie, nella risposta alle terapie e nelle reazioni avverse ai farmaci, nelle esigenze nutrizionali e nelle risposte ai nutrienti e a sostanze chimiche presenti nell'ambiente nonché negli stili di vita, nell'esposizione a tossici e nell'accesso alle cure. Un approccio di genere nella pratica clinica consente di promuovere l’appropriatezza e la personalizzazione delle cure generando un circolo virtuoso per il Servizio Sanitario Nazionale.
Agenzie ed Istituzioni internazionali, quali Food and Drug Administration (FDA), Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), hanno promosso questo nuovo approccio alla medicina suggerendo l’adozione di politiche atte allo sviluppo di nuove strategie sanitarie preventive, diagnostiche, prognostiche e terapeutiche che tengano conto delle differenze tra uomini e donne non solo in termini biologici e clinici, ma anche culturali e socio-psicologici.
Con l’approvazione della legge 3/2018 “Applicazione e diffusione della Medicina di Genere nel Servizio Sanitario Nazionale” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 31-01-2018, per la prima volta in Europa, viene garantito l’inserimento del “genere” in tutte le specialità mediche, nella sperimentazione clinica dei farmaci (nell’art.1) e nella definizione di percorsi diagnostico-terapeutici, nella ricerca, nella formazione e nella divulgazione a tutti gli operatori sanitari e ai cittadini (nell’art.3).
In attuazione dell’articolo 3 della Legge 3/2018 “Applicazione e diffusione della medicina di genere nel Servizio sanitario nazionale”, il 13 giugno 2019 è stato firmato il decreto con il quale viene adottato il Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere, approvato in Conferenza Stato-Regioni.
Il Piano si propone di fornire un indirizzo coordinato e sostenibile per la diffusione della Medicina di Genere mediante divulgazione, formazione e indicazione di pratiche sanitarie che nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura tengano conto delle differenze derivanti dal genere, al fine di garantire la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in modo omogeneo sul territorio nazionale.
Il documento è stato predisposto dal ministero della Salute, con il fondamentale supporto del Centro di riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto superiore di sanità (ISS) e con la collaborazione di un Tavolo tecnico-scientifico nazionale di esperti regionali in Medicina di Genere e dei referenti per la Medicina di Genere della rete degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS).
Il Piano si articola in due sezioni:
- la prima di inquadramento generale in cui viene spiegato cos’è la Medicina di Genere, gli ambiti prioritari d’intervento, l’importanza di un approccio di genere in sanità per una centralità della persona e viene presentata un’analisi del contesto internazionale e nazionale relativo alla Medicina di Genere
- la seconda più specifica in cui vengono descritti i principi e gli obiettivi del Piano, le strategie di governance per la sua implementazione e le azioni previste per le quattro aree d’intervento in cui si articola il Piano:
- Area A) Percorsi clinici di prevenzione, diagnosi e cura
- Area B) Ricerca e innovazione
- Area C) Formazione e aggiornamento professionale
- Area D) Comunicazione e informazione, specificando anche gli attori coinvolti e gli indicatori principali da utilizzare per ogni azione.
Per l’attuazione delle azioni di promozione, applicazione e sostegno alla Medicina di Genere previste dal Piano è istituito, presso l’ISS, un Osservatorio dedicato alla Medicina di Genere.
Fonti: Istituto Superiore di Sanità (ISS), Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM)
Per approfondire:
- http://www.centrostudinazionalesalutemedicinadigenere.it/category/newsletter/
- https://www.iss.it/genere-e-salute
- https://www.issalute.it/index.php/multimedia?start=32 (Video: Uomini e donne sono diversi, l’importante è saperlo)
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