Nei bambini le disfunzioni ‘occulte’ della tiroide, se non intercettate da una diagnosi tempestiva, possono provocare problemi seri allo sviluppo fisico e mentale dei piccoli, rendendo la terapia molto più complessa rispetto all’adulto. Il reparto di endocrinologia dell’ospedale, a fine maggio, passerà sotto la lente d’ingrandimento, con controlli ed esami strumentali gratuiti nell’ottica della prevenzione, la fascia d’età che va da 6 a 22 anni oltre a quella degli over 65. Le zone ‘anagrafiche’ più deboli, insomma, in cui il cattivo funzionamento della tiroide può avere impatti più seri su psiche e corpo. Diventa quindi necessario mobilitare due ‘sentinelle’ messe a guardia della salute della ghiandola: i controlli e soprattutto la iodoprofilassi. L’iniziativa all’insegna della prevenzione, a cui Endocrinologia, diretta da Giuliano Mariani, ha aderito anche quest’anno, si inserisce nella quinta edizione della settimana mondiale della tiroide che si svolge dal 23 al 27 maggio prossimi, coinvolgendo tutte le principali associazioni scientifiche in Europa e nel mondo. All’ospedale San Salvatore, sulla falsariga del tema della giornata mondiale, gli accertamenti riguarderanno ‘La tiroide dal bambino all’anziano’. Per usufruire degli accertamenti è necessario prenotarsi telefonicamente allo 0862/368678 ,chiamando dalle ore 8.00 alle 14, dal lunedì al venerdì e dalle ore 14.30 alle 18 nei giorni di lunedì e mercoledì, a partire dal 16 maggio prossimo. A endocrinologia di L’Aquila, visite e ed esami verranno effettuati nei giorni 23, 24, 25 e 27 maggio, dalle ore 9 alle 13, nell’ ambulatorio situato nell’edificio L1, ingresso A, primo piano del San Salvatore. Va precisato che alle prestazioni possono accedere solo persone che non hanno mai effettuato visite endocrinologiche ed esami alla tiroide. Ciò al fine di intervenire sulla parte della popolazione sana, sensibilizzandola per tempo sulla necessità di seguire la iodoprofilassi, in modo appropriato e con idonee modalità, in modo da prevenire l’insorgere in futuro di questo tipo di malattie. Va ricordato che nel territorio aquilano le patologie della tiroide superano di circa il 10% la ‘linea rossa’ tracciata dell’incidenza nazionale: oltre il 40% della popolazione del comprensorio, infatti, soffre di tali patologie, ciò che rende ancora più importante l’azione di prevenzione. Visite ed esami saranno garantiti, oltreché dal direttore del reparto, Mariani, dai medici Paolo Rosati e Anna Elisa Giuliani. “Qualora emergesse la necessità di approfondimenti diagnostici e clinici”, afferma Mariani, “i medici del reparto indicheranno agli utenti tempi e modalità per sottoporsi a ulteriori accertamenti. Il manifestarsi della malattie tiroidee in età infantile, da 0 a 14 anni, può causare gravi problemi allo sviluppo psico-fisico e le terapie, in questi casi, sono molto più impegnative rispetto agli adulti. Negli anziani, invece, le alterazioni della ghiandola causano soprattutto problemi al cuore, abbassando la qualità di vita”.