E’ tornato a riunirsi questa mattina il Comitato ristretto dei sindaci della Asl Lanciano Vasto Chieti, su richiesta di Leo Castiglione, neo primo cittadino di Ortona. All’incontro, presieduto da Umberto Di Primio, hanno preso parte Massimo Tiberini, di Casoli, Leo Marongiu in rappresentanza del sindaco di Lanciano, Francesco Menna, di Vasto, l’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, il direttore dell’Agenzia sanitaria regionale, Alfonso Mascitelli, e la Direzione aziendale della Asl. La riunione, svoltasi a Chieti, è stata indetta per rassicurare la comunità ortonese e i suoi rappresentanti circa l’assistenza offerta dall’ospedale “Bernabeo”. Nell’occasione, il sindaco ha anche formalizzato la candidatura di Ortona a permanere nel Comitato ristretto, dopo la scadenza del mandato dell’ex sindaco Vincenzo D’Ottavio.
La principale preoccupazione espressa da Castiglione era riferita all’attività del Punto di primo intervento (Ppi) e alla possibilità di effettuare ricoveri nello stesso ospedale. Il tema è stato discusso alla luce della programmazione regionale contenuta nell’ormai noto Decreto 79, delle scelte compiute nell’ambito delle indicazioni ministeriali e dei numeri espressi dal Presidio, riferiti sia alle discipline chirurgiche sia a quelle mediche. A fare la sintesi e trovare una soluzione coerente con gli atti normativi, ma che al tempo stesso possa dare una risposta alle istanze rappresentate dal primo cittadino, ci ha pensato il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco, il quale ha garantito l’operatività del Ppi nelle 24 ore con personale dipendente e strutturato nell’area dell’Emergenza, e con la possibilità di effettuare ricoveri di area medica grazie a una diversificazione della dotazione dei 24 posti letto di Lungodegenza, destinandone una parte alla Medicina.
Resta comunque la vocazione altamente specialistica del “Bernabeo” con l’attività “core” rappresentata dalla Senologia, Chirurgia ginecologica, Ortopedia, Endoscopia; a queste si aggiunge la Clinica dermatologica, che sta completando in questi giorni il trasferimento e sarà operativa entro qualche settimana. Ma c’è anche un’altra attività che andrà a integrare la vocazione specialistica del presidio, rappresentata dalla Riabilitazione intensiva multidisciplinare, di tipo ortopedico, respiratorio, cardiologico e neurologico. Negli spazi lasciati liberi dalla Clinica geriatrica, che il piano regionale colloca a Chieti, saranno eseguiti lavori di adeguamento che permetteranno di accogliere 26 posti letto, riportando così nella sfera del Servizio pubblico un’attività che storicamente è stata appannaggio delle strutture private.
«Il recente Piano nazionale esiti conferma la validità delle scelte compiute su Ortona, nonostante la strada stretta disegnata dalle cornici normative - ha tenuto a mettere in luce l’assessore regionale Paolucci -. Le attività svolte, infatti, hanno sviluppato un indice di complessità quasi triplicato rispetto al passato e un volume di prestazioni con numeri mai visti prima, come la mobilità attiva pari a circa il 30%, la più alta in provincia di Chieti. Sono dati che raccontano un presidio capace di sviluppare una forte attrattività, che esprime livelli di qualità elevati e non può guardare al futuro senza timori».
A conclusione dell’incontro sono stati sottolineati dai presenti il clima costruttivo che ha animato il confronto e l’apertura dimostrata da tutti gli interlocutori, i quali si ritroveranno prima della fine dell’anno per una verifica della realizzazione degli impegni assunti.