"Nel disegnare la nuova rete ospedaliera abruzzese, abbiamo voluto mettere al centro del progetto sia la funzione degli operatori, sia le aspettative dei cittadini, che oggi sono molto più informati di prima e sono consapevoli di quella che deve essere l'offerta sanitaria delle diverse strutture e le relative garanzie". Lo ha detto l'assessore regionale alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, in un incontro con il personale dell'ospedale di Lanciano. "Il piano di riordino della rete dei presidi ospedalieri, che rappresenta uno degli aspetti del nuovo piano sanitario - ha spiegato Paolucci - è in corso di valutazione. Sono certo che il 19 aprile, dal tavolo di monitoraggio ministeriale, arriverà una valutazione positiva e molte altre novità, che non riguardano solo la riorganizzazione dei nostri ospedali. Non è semplice, in una regione come l'Abruzzo, che conta un milione e 300mila abitanti distribuiti su un territorio ampio e diversificato, costruire gli equilibri. Anche in considerazione del fatto che molte delle nostre strutture non rispettano più i nuovi standard previsti dalle recenti normative nazionali. Noi, però, in questi 20 mesi di governo regionale, ci siamo impegnati in un progetto serio, che siamo certi darà i suoi risultati, sia in termini di qualità dell'offerta, sia per quanto riguarda la riduzione del rischio clinico. Sono state favorite le concentrazioni, perché la casistica rappresenta la principale garanzia per il cittadino, tenendo però ben presenti quelle che sono le necessità legate ai tempi di percorrenza tra i territori e i presidi". Paolucci, nel suo intervento, ha posto l'accento anche sugli investimenti per l'adeguamento delle strutture sanitarie esistenti. "Il progetto dei nuovi ospedali va avanti- ha continuato l'assessore - i fondi nazionali dell'edilizia sanitaria sono disponibili e la Regione è riuscita ad accantonare delle somme proprie per far fronte alle enormi differenze che erano state rilevate nei piani di sdemanializzazione delle strutture da dismettere (valutate eccessivamente oltre il loro reale valore di mercato), ma i tempi di realizzazione non saranno ovviamente brevi. Per questo la Regione ha scelto di investire sull'esistente, perché solo così si garantisce la qualità delle prestazioni e la sicurezza del cittadino, che altrimenti andrà altrove. Sull'ospedale di Lanciano, a esempio, abbiamo previsto interventi per 10 milioni di euro". L'assessore è tornato anche sulla Asl unica regionale, che sarà attuata entro la fine della legislatura. "E' una scelta obbligata - ha rimarcato - perché è indispensabile armonizzare i centri di spesa e le procedure amministrative, così da ottimizzare gli effetti del definanziamento della sanità, che quest'anno vedrà per l'Abruzzo una riduzione delle risorse disponibili pari a 12 milioni di euro. In questo progetto, però, saranno individuati dei bacini di utenza sanitaria, su cui programmare l'offerta sulla base delle esigenze dei diversi territori. Tutti i cambiamenti generano ansie, ne sono consapevole, ma oggi siamo in un momento di svolta epocale, che ci farà trovare pronti a quelle che saranno le sfide della sanità dei prossimi anni".