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La Banca degli Occhi dell'Aquila conferma l'Iso 9001:2008

La Banca degli Occhi dell'Aquila conferma la certificazione Iso 9001:2008 anche per il prossimo triennio. Un risultato che conferma gli alti standard assistenziali della struttura, certificati dal Centro nazionale Trapianti insieme ad altri 9 centri italiani. La Banca, negli ultimi 10 anni, ha esaminato, elaborato, analizzato oltre 2mila tessuti di cornea per ‘depurarli’, nei propri laboratori, da malattie e altre tare, al fine di dare l’ok ai trapianti di cornee. Ad accendere il semaforo verde, sull’idoneità dei tessuti da trapiantare, è proprio la Banca dell’ospedale dell'Aquila, diretta da Germano Genitti, diventata negli anni uno snodo per le cornee, giudicate idonee al trapianto, che ‘imboccano’ binari diversi e finiscono, a seconda delle destinazioni, in Molise oppure in altre province abruzzesi. Ora l’obiettivo, facendo leva sul brand che la Banca degli occhi si è guadagnata sul campo, è estendere l’etichetta della qualità anche alla microchirurgia oculare che, dopo aver riavviato le macchine  appena 18 mesi fa, è già in grado snocciolare numeri significativi in merito alla propria attività: 2mila interventi chirurgici, tra cui cataratta, glaucoma, distacco di retina, iniezioni intravitreali per maculopatie e, in aggiunta, oltre 10mila prestazioni ambulatoriali. "Come banca degli occhi - sottolinea Genitti - siamo già al lavoro per adeguare anche il settore clinico-chirurgico agli standard richiesti da Iso 9001: 2008. La  nostra ‘sfida’ è avere in Abruzzo il primo reparto chirurgico oculare certificato, abilitato quindi ad attuare procedure codificate di qualità e di eccellenza”. La Banca degli occhi ha già portato nella propria orbita, grazie all’attività dei trapianti di cornea, alcune regioni del sud Italia, come la Campania, acquisendo quindi risorse a favore della Asl e guadagnandosi consensi, al di fuori dai confini regionale, sul piano della reputazione professionale. Un  lavoro portato avanti in sinergia con altri servizi dell’ospedale come il centro trapianti (tramite il coordinamento regionale e locale), direzione sanitaria di presidio, anatomia patologica, medicina legale e obitorio.

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