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Consumo bevande alcoliche: Abruzzo quarta regione in Italia

L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato il Rapporto 2016 sul monitoraggio del rischio collegato all'alcolismo nelle regioni italiane. I dati, riferiti al 2014, mostrano come quasi l'80 poer cento dei maschi abruzzesi consumi, saltuariamente o in modo abituale, bevande alcoliche. Si tratta di un dato superiore a quello medio italiano (che è pari al 76.6 per cento) e della quarta percentuale più alta tra le regioni italiane, dopo Val d'Aosta, Friuli e Trentino-Alto Adige. Inoltre, quasi il 26 per cento dei bevitori abruzzesi di sesso maschile, più della media italiana, risulta a rischio secondo i parametri dell'ISS. Analizzando le abitudini di consumo emerge, infine, il preoccupante fenomeno dei cosiddetti binge drinkers, i consumatori che bevono “per ubriacarsi”, spesso sintomatico di un precoce avvio all'alcolismo, in particolare tra giovani e adolescenti: si tratta del 13.1 per cento dei maschi (10 per cento la media italiana) e del 3.2 per cento delle donne (2.5 per cento il dato omologo). Le cifre – che derivano da elaborazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di dati Istat tratti dall'indagine multiscopo sulle famiglie - avvicinano sorprendentemente, per questo aspetto, l’Abruzzo alle regioni del Nord Est, che si attestano su valori analoghi. Dall’analisi dei dati emerge inoltre che in alcune regioni dell'Italia meridionale e insulare, il fenomeno assume connotati da livello di guardia: ha sperimentato "l'abbuffata alcolica" quasi il 14.7 per cento della popolazione maschile in Basilicata, e il 18 per cento in Molise e Sardegna. Proprio nel corso del 2015 i Nas dei carabinieri hanno svolto intensi controlli sul territorio abruzzese, in particolare sul litorale e durante il periodo estivo, per contrastare il fenomeno della scarsa vigilanza sulla somministrazione di alcolici ai minorenni in locali pubblici ed esercizi commerciali. In compenso, in Abruzzo è più modesta la percentuale relativa alle donne che hanno dichiarato di consumare, anche solo sporadicamente, bevande alcoliche: si tratta del 46 per cento, a fronte di una media nazionale che si attesta al 50 per cento circa.
 

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