Sono stati resi noti dall’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) i dati nazionali relativi agli indici di mortalità postoperatoria delle varie UOC chirurgiche italiane, che dimostrano come quello della Chirurgia toracica di Teramo sia notevolmente vasso, pari allo 0.93 per cento a 30 giorni dall’intervento. "Tale risultato - sottolinea la Asl di Teramo in una nota - è chiaramente un indice di altissima qualità assistenziale, basata su un’attenta valutazione fisiopatologica e oncologica dei pazienti, associata all’utilizzo di tecniche chirurgiche sempre meno invasive, quali la lobectomia videotoracoscopica, che vede la UOC di Teramo capofila nazionale del Registro e Gruppo di Studio sulle Vats lobectomy, che sta avendo uno straordinario successo scientifico in Italia ed all’estero". "L’analisi e la correzione meticolosa e precisa dei vari parametri vitali, soprattutto nel postoperatorio, rappresentano, oltre alla tecnica chirurgica mini invasiva, la vera chiave del successo clinico ed una vera e propria garanzia per l’utente, teramano e non, che si rivolge alla nostra struttura – spiega il professor Roberto Crisci, Direttore della Chirurgia Toracica teramana – questo indice colloca la nostra UOC nettamente prima in termini di qualità di assistenza in Abruzzo, ma anche nei primissimi posti nazionali, tenuto conto che sedi prestigiose, spesso meta di 'inutili' pellegrinaggi, hanno degli indici di mortalità che oscillano tra l’1,5 ed il 3 per cento. Tali dati, infine, devono essere motivo di orgoglio per noi, per la Asl e per il territorio, inteso come utenza, e devono far riflettere tutti su quelle che sono le eccellenze presenti ed operanti in casa propria, prenderne coscienza e attribuire loro la giusta fiducia e considerazione”.