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Anagrafe degli animali da affezione

L'Anagrafe degli Animali d’Affezione è il registro nazionale dei cani, gatti e furetti identificati con microchip in Italia. Si tratta di una banca dati, alimentata dalle singole anagrafi territoriali.

In Abruzzo l’iscrizione all’anagrafe è disciplinata dalla L.R. n.47 del 2013 la quale all’art.12 sancisce che

“Su tutto il territorio regionale, presso ogni ASL è applicata l’anagrafe canina. Il proprietario o il detentore a qualsiasi titolo dell’animale, residente in Abruzzo, è tenuto a iscrivere all’anagrafe, previa applicazione del microchip, i cani entro 2 mesi di età. Il parto di cagne a qualsiasi scopo detenute dovrà essere notificato entro e non oltre 10 giorni dal parto stesso. L’applicazione del microchip va eseguita esclusivamente dal Servizio Veterinario della ASL o da medici veterinari liberi professionisti riconosciuti, i quali sono tenuti alla registrazione degli animali identificati nella relativa anagrafe regionale contestualmente all’applicazione del microchip o nel più breve tempo possibile e al rilascio del certificato di iscrizione all’anagrafe...... Il proprietario o detentore deve comunicare alla ASL territorialmente competente entro 30 giorni sia l’eventuale cambio della propria residenza sia il luogo di detenzione dell’animale e i recapiti…… Il proprietario o il detentore di un gatto, su base volontaria, provvede a far identificare e registrare l’animale entro il secondo mese di vita, mediante l’applicazione del microchip”.

Come per i gatti anche l’iscrizione di furetti nell’anagrafe regionale è su base volontaria - nelle more di un adeguamento normativo da parte del Ministero della Salute - se non si ha la necessità di acquisire il passaporto (in questo caso è obbligatoria). 
 

In caso di violazione dell’obbligo di iscrizione del cane all’anagrafe è prevista una sanzione amministrativa.

L’anagrafe canina ha lo scopo di:
• proteggere i cani, individuando per ciascuno di essi un proprietario che ne abbia cura, attribuendogli precise responsabilità ;
• tutelare i proprietari dei cani dalla perdita del proprio animale;
• tutelare il territorio dai problemi del randagismo inclusi i notevoli costi che i Comuni sostengono per mantenere i cani, ritrovati vaganti, che rischiano di passare tutta la loro vita in un canile rifugio.