Tubercolosi
La tubercolosi (TB) è una malattia infettiva causata dalMycobacterium tuberculosis un batterio gram positivo, detto ancheBacillo di Koch, dal nome dello scienziato che lo scoprì nel 1882.
Se ne distinguono 5 varietà: umano, bovino, aviario, murino, degli animali a sangue freddo; di queste solo le prime 2 hanno importanza nella patologia umana.
La tubercolosi attacca solitamente i polmoni, ma può colpire anche altre parti del corpo.
In Italia, come in molti altri paesi industrializzati, la tubercolosi è una patologia relativamente rara, l’incidenza è inferiore a 10 casi/100.000 abitanti, soglia entro la quale un Paese è definito dall’OMS come “a bassa endemia”.
Negli ultimi anni sono emersi, però, numerosi motivi di allerta:
- nelle grandi città metropolitane l’incidenza di TB è fino a 4 volte maggiore rispetto alla media nazionale
- il numero di casi di tubercolosi resistenti a più farmaci è in lento ma progressivo aumento e sono stati identificati anche in Italia casi di cosiddetta XDR-TB (forme tubercolari estensivamente resistenti, per le quali i farmaci attualmente disponibili non sono efficaci)
- la proporzione di persone spesso non completano il trattamento antitubercolare, che richiede tempi lunghi di adesione, al di sotto degli standard richiesti dall’OMS
- gli eventi epidemici sempre più frequentemente si verificano in ambito scolastico in alcune città italiane.
L’attuale situazione epidemiologica della tubercolosi in Italia è, di fatto, caratterizzata da una bassa incidenza dei casi di malattia nella popolazione generale, dalla concentrazione della maggior parte dei casi in alcuni gruppi a rischio e in alcune classi di età, nonché dall’emergere di ceppi tubercolari multi resistenti ai farmaci.
La tubercolosi può infettare qualsiasi parte del corpo, ma più comunemente colpisce i polmoni, prendendo il nome di tubercolosi polmonare. Quando l'infezione si verifica all'esterno dei polmoni parliamo di tubercolosi extrapolmonare. La TB extrapolmonare può coesistere con la TB polmonare. La TB extrapolmonare si verifica più comunemente nei soggetti immunocompromessi e nei bambini piccoli. Negli individui affetti da Hiv ciò si verifica in più del 50% dei casi.
Tubercolosi polmonare
L'infezione da M. tuberculosis è asintomatica. Spesso i sintomi iniziali sono poco specifici: tosse, perdita di peso, dolore toracico, febbre e sudorazioni; in caso di malattia conclamata, è di solito presente tosse per settimane o mesi, eventualmente accompagnata da emoftoe (sangue nell’espettorato).
In caso di co-infezione da HIV/TB, i segni clinici sono meno tipici, e di solito, si verificano in fase avanzata di infezione da virus dell’Hiv a causa dell’immunità cellulare compromessa. Pazienti affetti da Hiv manifestano, relativamente spesso, forme diffuse di tubercolosi.
Tubercolosi extrapolmonare
Nel 15-20% dei casi attivi, l'infezione si diffonde al di fuori delle vie respiratorie, causando altri tipi di tubercolosi.Si verifica più comunemente nei soggetti immunocompromessi e nei bambini piccoli. Negli individui affetti da Hiv, ciò si verifica in più del 50% dei casi.
Le infezioni extrapolmonari possono interessare tutto l'organismo anche se, essendo micobatteri aerobi, colpiscono maggiormente organi concavo-cavernosi. I sintomi della tubercolosi extrapolmonare sono vari e di varia entità in relazione all'organo colpito al tipo di micobatterio e al modo in cui reagisce il sistema immunitario.
Siti più frequenti di infezione extrapolmonare sono:
- la pleura (pleurite tubercolare)
- il sistema nervoso centrale (meningite tubercolare); in era pre-chemioterapia, la quasi totalità dei casi affetti da meningite tubercolare decedeva
il sistema linfatico (linfoadenite tubercolare) che di solito si presenta con un ingrossamento indolore dei linfonodi nel collo. - l'apparato genito-urinario (tubercolosi urogenitale); a volte l'unico sintomo è la presenza di urina nel sangue (ematuria)
- la pelle (ascesso e ulcera tubercolare)
- la colonna vertebrale (spondilite tubercolare), che può esitare in ascesso con crollo vertebrale.
Potenzialmente più grave è la forma diffusa di tubercolosi diffusa, comunemente nota come tubercolosi miliare, che costituisce circa il 10% dei casi extrapolmonari della malattia.
Fonte: Ministero della Salute.