Ludopatia
Per ludopatia (o gioco d’azzardo patologico) si intende l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze.
Per continuare a dedicarsi al gioco d’azzardo e alle scommesse, chi è affetto da ludopatia trascura lo studio o il lavoro e può arrivare a commettere furti o frodi. Questa patologia condivide alcuni tratti del disturbo ossessivo compulsivo, ma rappresenta un’entità a sé.
È una condizione molto seria che può arrivare a distruggere la vita.
Durante i periodi di stress o depressione, l’urgenza di dedicarsi al gioco d’azzardo per le persone che ne sono affette può diventare completamente incontrollabile, esponendoli a gravi conseguenze, personali e sociali.
La ludopatia può portare a rovesci finanziari, alla compromissione dei rapporti e al divorzio, alla perdita del lavoro, allo sviluppo di dipendenza da droghe o da alcol fino al suicidio.
Di recente, il DDL 13/9/2012 n. 158 (art. 5), ha inserito la ludopatia nei livelli essenziali di assistenza (Lea), con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da questa patologia.
Le cause di questo disturbo non sono note ma potrebbero consistere in un insieme di fattori genetici e ambientali.
Tra i maschi in genere il disturbo inizia negli anni dell’adolescenza, mentre nelle donne inizia all’età di 20-40 anni.
Secondo alcune stime americane la ludopatia può interessare il 2-4% della popolazione, rappresentando dunque anche un importante problema di salute pubblica.
Secondo alcuni autori, la ludopatia è la patologia da dipendenza a più rapida crescita tra i giovani e gli adulti.
Le persone affette da ludopatia presentano comportamenti e atteggiamenti peculiari:
- sono molto presi da pensieri riguardanti il gioco d’azzardo, ripensano spesso a esperienza di gioco e di scommesse passate, programmano nuove giocate e cercano di trovare il modo di procurarsi denaro per andare a giocare
- hanno bisogno di aumentare sempre più la posta per eccitarsi (esattamente come avviene per le droghe)
- anche se cercano più volte di controllarsi, ridurre o abbandonare l’abitudine al gioco d’azzardo, non ci riescono
- tutte le volte che cercano di controllarsi e di resistere all’impulso di cedere a una scommessa o al gioco d’azzardo, diventano estremamente irascibili e nervosi
- considerano il gioco d’azzardo un modo per sfuggire ai problemi o per trovare sollievo a disturbi dell’umore (es. sentimenti di impotenza, di colpa, ansia e depressione)
- dopo aver perso soldi con le scommesse o il gioco d’azzardo tendono a tornare sui propri passi per rifarsi (inseguono le loro perdite)
- mentono costantemente alla propria famiglia, al medico (psicologo), agli altri per nascondere fino a che punto sono coinvolti nel gioco d’azzardo
- per trovare i soldi per il gioco d’azzardo, spesso ricorrono ad azioni illecite (falsificazione, frode, furto o appropriazione indebita)
- a causa del gioco d’azzardo queste persone arrivano a mettere in pericolo o a compromettere relazioni importanti, il lavoro, opportunità scolastiche o di carriera
- possono trovarsi costrette a chiedere aiuto agli altri (amici o familiari) per trovare il denaro necessario per far fronte a situazioni finanziarie disperate, causate dal gioco d’azzardo.
Secondo il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-IV) basta che siano presenti almeno 5 di questi comportamenti perché si possa parlare di ludopatia.