Tumore del colon-retto
Il cancro del colon-retto è in assoluto il tumore a maggiore insorgenza nella popolazione italiana, con quasi 55.000 diagnosi stimate per il 2013 (fonte:
I numeri del cancro in Italia 2013). Tra i maschi si trova al terzo posto, preceduto da prostata e polmone (14% di tutti i nuovi tumori), nelle femmine al secondo posto, preceduto dalla mammella, con 14%.
Il tumore è dovuto alla proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa che riveste l’ultima parte dell’intestino.
Sulla base della situazione attuale si prevedono per il 2013 oltre 20.000 decessi per carcinoma del colon-retto (di cui il 54% negli uomini), neoplasia al secondo posto nella mortalità per tumore (10% nei maschi, 12% nelle femmine), e tra il secondo e terzo posto nelle varie età della vita.
La mortalità per questa patologia è in moderato calo sia per i maschi (-0,6%/anno), che per le femmine (-1,0%).
Il rischio di ammalarsi di cancro del colon-retto aumenta con l’età. Nella popolazione generale questo incremento di rischio viene convenzionalmente individuato a partire dai 50 anni di età in su. A partire da questa età infatti vengono generalmente raccomandate le strategie di prevenzione (ricerca del sangue occulte nelle feci, rettosigmoidoscopia, colonscopia).
Nelle sue fasi iniziali il tumore del colon-retto è asintomatico o oligosintomatico. I principali sintomi d’allarme sono:
- presenza di sangue nelle feci
- modificazione persistente delle evacuazioni intestinali.
Nelle fasi più avanzate la malattia può presentarsi con il quadro dell’occlusione o della subocclusione intestinale:
- gonfiore e distensione addominale improvvisi e ingravescenti
- assenza di movimenti intestinali con drammatica riduzione fino all’ interruzione delle evacuazioni
- dolore addominale
- vomito.
I principali sintomi tardivi sono: anemia e perdita di peso.
Fonte: Ministero della Salute.