Tetano
Il tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani, un bacillo gram-positivo che cresce solo in assenza di ossigeno (cioè è anaerobio), ed è presente in natura sia in forma vegetativa, che di spore. Il germe in forma vegetativa produce una tossina, detta tetanospasmina, che è neurotossica e causa i sintomi clinici della malattia.
Il tetano provoca una paralisi che inizia da viso e collo e raggiunge gli arti passando per torace e addome. L'infezione si contrae attraverso la contaminazione di tagli o ferite con le spore del batterio.
In assenza di un adeguato trattamento la malattia può essere letale nel 30-50% dei casi
Il periodo di incubazione può variare da 2 giorni a mesi, ma è mediamente di 14 giorni; la sua durata è condizionata dal tipo, dall' estensione e dalla localizzazione della ferita. Solitamente, la severità della malattia è inversamente proporzionale alla lunghezza del periodo di incubazione.
Le contrazioni muscolari di solito iniziano dal capo, e progrediscono poi verso il tronco e gli arti.
Un caratteristico sintomo iniziale è il trisma, cioè la contrattura del muscolo massetere, che dà al volto del paziente un aspetto caratteristico (riso sardonico), seguito da rigidità del collo, difficoltà di deglutizione, rigidità dei muscoli addominali.
Altri sintomi includono febbre, sudorazione, tachicardia. Il paziente rimane conscio e gli spasmi muscolari, provocati da stimoli anche minimi, causano dolore.
Una forma particolare di tetano è quello che colpisce i neonati (tetano neonatale), osservata soprattutto in Paesi in via di sviluppo. I bambini nati da madri non vaccinate non hanno la protezione conferita nei primi mesi di vita dagli anticorpi materni. L’infezione viene contratta quando il cordone ombelicale viene reciso con strumenti non sterili. Di solito, il tempo di incubazione è di 7-14 giorni. I sintomi sono quelli del tetano generalizzato, con una elevata letalità.
Fonte: Ministero della Salute.