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Procreazione medicalmente assistita

D.P.C.M. LEA 12 gennaio 2017 assicura:

 - le prestazioni di consulenza, supporto psicologico e assistenza per problemi di sterilità e infertilità e per procreazione medicalmente assistita (art. 24, comma 1, lett. i);

- la selezione dei donatori di cellule riproduttive e l'attività di prelievo, conservazione e distribuzione delle cellule, in conformità a quanto previsto dalla vigente normativa in materia (art. 49);

In attuazione della normativa LEA, la D.G.R. 659 del 28 agosto 2018, pubblicata sul B.U.R.A.T. Speciale Sanità n. 95 del 28 settembre 2018 detta disposizioni uniformi in materia, nel rispetto delle condizioni di appropriatezza clinica ed organizzativa, e regolamenta le modalità di fruizione delle prestazioni in regime di mobilità.

In particolare:

  • le prestazioni di PMA di I e di II livello sono soggette al pagamento della quota di compartecipazione alla spesa (ticket), come da vigente normativa in materia di specialistica ambulatoriale: sono pertanto riconosciute le esenzioni di legge, compreso il cod. 048 valido anche per l’eventuale crioconservazione di gameti, da richiedersi secondo la prevista modulistica;
  • l’accesso alle tecniche di II e di III livello con costi a carico del SSR è consentito fino al compimento del 46° anno di età della donna e nel limite massimo di n. 6 cicli di trattamento;
  • l’istanza per i trattamenti di PMA da effettuarsi fuori Regione va indirizzata alla Direzione del Distretto Sanitario di residenza della coppia, e corredata della documentazione comprovante il possesso dei requisiti di legge per l’accesso alle tecniche (Legge 40/2004);
  • sono a carico della coppia interessata, oltre alla quota di compartecipazione al costo qualora non esente, anche l’eventuale differenza tra le tariffe regionali approvate con la D.G.R. 659/2018 e le tariffe praticate dalla Struttura extraregionale qualora superiori.

 

 

 

DOMANDE

RISPOSTE

Cosa devo fare se siamo interessati ad un percorso di procreazione medicalmente assistita?

In via preliminare dobbiamo rivolgerci al nostro Medico di base oppure al Distretto Sanitario di residenza, al fine di programmare le opportune indagini specialistiche ed i necessari controlli. Da lì saremo indirizzati presso le Strutture ed i Servizi che possono essere utili al nostro caso.

Chi può accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita?

Possono accedere alle tecniche di PMA coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi, per le quali sia stato accertato uno stato di infertilità o sterilità in relazione al quale non vi sia la possibilità di intervenire in maniera efficace con altri metodi terapeutici.

Cosa dobbiamo sapere e cosa deve esserci assicurato prima di intraprendere un percorso di PMA?

Prima di intraprendere un percorso di PMA dobbiamo essere informati dei costi dell’intera procedura.

Inoltre ci deve essere assicurata una adeguata informazione ed un corretto ed obiettivo inquadramento della situazione clinica personale e di coppia, al fine di accedere alle tecniche di PMA in modo graduale (evitando interventi inutilmente invasivi), ed in modo consapevole.

Abbiamo diritto ad una attività di consulenza e di supporto psicologico per tutta la durata del trattamento, ed ad essere informati sui problemi bioetici e sui possibili effetti collaterali, sanitari e psicologici, conseguenti all'applicazione delle tecniche, sulla probabilità di successo e sui rischi dalle stesse derivanti, nonché sulle relative conseguenze giuridiche per la coppia e per il nascituro.

Dove possiamo rivolgerci per effettuare un percorso di PMA?

Possiamo rivolgerci ad una Struttura autorizzata per la PMA: le strutture autorizzate per la PMA devono essere iscritte al Registro Nazionale della PMA visionabile sul sito web dell’Istituto Superiore di Sanità.

Cosa dobbiamo fare se la Struttura scelta si trova fuori della nostra Regione?

Dobbiamo rivolgerci al nostro Distretto di residenza per presentare la domanda di autorizzazione alla effettuazione di prestazioni a carico del servizio sanitario regionale presso una Struttura PMA fuori Regione. La domanda deve essere prodotta ogni volta che dobbiamo iniziare un nuovo ciclo di trattamento.

Quale documentazione dobbiamo portare?

Dobbiamo portare la documentazione clinica della Struttura dove finora siamo stati seguiti e dove sono state accertate le condizioni necessarie per accedere alle tecniche di PMA, ovvero la certificazione dello stato di infertilità o sterilità effettuata dal medico Responsabile o dagli specialisti medici competenti.

Quali requisiti dobbiamo avere per poter fare domanda

La domanda di autorizzazione per l’effettuazione di prestazioni a carico del SSR può essere presentata dalla coppia se la donna non ha ancora compiuto 46 anni, e se non sono stati ancora effettuati sei cicli di trattamento di II o di III livello.

Quali costi dobbiamo sostenere per accedere alle tecniche di PMA?

I costi sono tutti i ticket (quote di compartecipazione alla spesa) dovuti per le prestazioni relative agli accertamenti preliminari e per le tecniche da effettuarsi presso la Struttura scelta; inoltre occorre considerare l’eventuale differenza di tariffa nel caso in cui la Struttura scelta di PMA abbia tariffe superiori a quelle stabilite dalla Regione Abruzzo con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 659 del 28 agosto 2018